Il corso mira a fornire allo studente una conoscenza dell'interazione fra legislazione, dottrina e giurisprudenza nell'arco dei secoli che precedettero la svolta codicistica legata alla Rivoluzione francese e nei decenni che seguirono la rottura rivoluzionaria. L'intento è di far acquisire un'adeguata consapevolezza delle modalità con cui il ceto giuridico elaborò categorie ermeneutiche e strumenti concettuali idonei a incidere sulla prassi, enfatizzando il proprio ruolo di mediazione sociale e politica. Ruolo del tutto evidente nella materia cruciale del conflitto giurisdizionale, che sarà oggetto di trattazione in una parte cospicua del corso. Attraverso i precedenti storici agli studenti saranno offerti strumenti per leggere criticamente le forme odierne della presenza del ceto giuridico nella vita sociale e politica.
I) Conoscenza e capacità di comprensione:Bisognerà sollecitare quesiti critici tali da favore l'interazione dialogica degli studenti allo scopo di fornire una visione problematica della storia dell'esperienza giuridica, gli studenti saranno guidati nella lettura dei testi più significativi della storiografia giuridica, in modo da far comprendere la diversità dei punti di vista in base ai quali questa ha valutato i passaggi cruciali della storia del diritto e la connessione esistente tra la problematicità di quei punti di vista e i modi di guardare all'esperienza giuridica del presente.
II) Capacità di applicare conoscenza e comprensione:L'insegnamento ha come asse portante la ricostruzione della genesi del formalismo giuridico, delle sue radici ideologiche e della sua incidenza politica. Esso tende a mostrare i guasti provocati dal formalismo nella vita del diritto e delle istituzioni. Scopo pratico di quell'approccio è la formazione di un giurista moderno che rifugga dal formalismo giuridico, e sappia avvalersi degli apporti delle scienze sociali diverse da quella giuridica e persegua l'obiettivo dell'efficienza del sistema giuridico.
III) Autonomia di giudizio: La lettura critica della storia dell'esperienza giuridica che si intende offrire deve tendere a stimolare nello studente la capacità di leggere le vicende del presente alla luce di quelle del passato, evidenziando la vischiosità di abitudini mentali risalenti ma nello stesso tempo le potenzialità che la consapevolezza storica della loro genesi offre al loro superamento. In definitiva, l'insegnamento deve tendere alla formazione di un giurista consapevole. E la premessa di quella consapevolezza critica è l'autonomia di giudizio che può essere offerta da un'integrale storicizzazione del ruolo del ceto giuridico.
IV) Abilità comunicative: La storicizzazione delle categorie giuridiche deve tendere all'acquisizione di un linguaggio sorvegliato sul piano tecnico, ma nello stesso tempo aperto alle modalità comunicative dei saperi diversi da quello giuridico.
V) Capacità di apprendimento:La capacità di apprendimento è stimolata dal confronto fra gli orientamenti storiografici e dalla problematizzazione di percorsi evolutivi che, visti in termini formalistici, si presentano connotati dalla continuità, mentre, esaminati in chiave storica, rivelano alternative riconducibili a interessi contrastanti e divergenti opzioni ideologiche.