Il corso si propone l’obiettivo di offrire agli studenti le conoscenze di base e gli strumenti logico-analitici indispensabili per affrontare lo studio del terzo settore. Il punto di partenza è costituito dall'analisi degli enti disciplinati nel libro I del c.c. che si contrappongono a quelli profit disciplinati nel libro V. Si procede poi nell'affrontare il periodo della legislazione speciale, iniziato negli anni '90, con il quale sono state introdotte specifiche figure di enti non profit. Ciò, se da una parte ha arricchito il panorama delle persone giuridiche, dall'altra ha generato un quadro normativo privo di principi generali di riferimento. Con la legge delega n. 106 del 2016 il legislatore ha incaricato il Governo di attuare la riforma del settore, anche in funzione del ruolo che esso è deputato a ricoprire nell'attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale. La riforma è culminata con l’emanazione del Codice del terzo Settore avvenuta con il d.lgs n. 117/2017.
Conoscenza e capacità di comprensione:
Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso la struttura del sistema normativo ed i principi generali in riferimento al terzo settore.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Lo studente dovrà dimostrare di comprendere la realtà normativa delle attività culturali e, più in generale, degli enti non profit.
Autonomia di giudizio:
Lo studente dovrà dimostrare di saper orientare la scelta tra diverse figure di enti non profit in relazione agli obiettivi prefissati.
Abilità comunicative:
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un adeguato livello nel linguaggio tecnico-giuridico.
Capacità di apprendimento:
Lo studente dovrà dimostrare una buona capacità di apprendimento del sistema del terzo settore.