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INGEGNERIA CIVILE E PER LA TUTELA DELL'AMBIENTE COSTIERO
Il cds in breve
Il Corso di Laurea Magistrale interclasse (LM-23 e LM-35) in Ingegneria Civile e per la Tutela dell’Ambiente costiero è il naturale prosieguo della formazione universitaria dei laureati in Ingegneria Civile e Ambientale presso l'Università degli Studi di Napoli "Parthenope". Il Corso di Laurea Magistrale è organizzato in due Curricula: il primo è denominato “Progettazione delle opere civili” e ha per oggetto gli aspetti più avanzati dell'analisi della progettazione e della realizzazione delle opere di ingegneria civile. Il secondo è denominato "Tutela dell'Ambiente costiero" ed è finalizzato alla formazione di una figura professionale specializzata in Ingegneria per l’Ambiente e il territorio con particolari competenze nell’ambito della fascia costiera.
Piano di studi
Obiettivi formativi
Il Corso di Laurea Magistrale interclasse (LM-23 e LM-35) in Ingegneria Civile e per la Tutela dell'Ambiente costiero è il naturale prosieguo della formazione universitaria dei laureati in Ingegneria Civile e Ambientale presso l'Università degli Studi di Napoli "Parthenope". Il Corso di Laurea Magistrale è organizzato in due Curricula.
Il primo, denominato “Progettazione delle opere civili” ha per oggetto gli aspetti più avanzati dell'analisi della progettazione e della realizzazione delle opere di ingegneria civile. I settori di intervento del laureato sono molteplici e riguardano, principalmente, la progettazione e la realizzazione di strutture ed infrastrutture ad uso civile ed industriale, costruite anche in zona sismica quali, ad esempio, strutture in c.a., in precompresso e in acciaio, acquedotti e fognature, ponti e viadotti, fondazioni superficiali e profonde, opere di sostegno, rilevati e costruzioni in sotterraneo. Il laureato avrà, inoltre, competenze nella progettazione di impianti di condizionamento dell'aria e di interventi mirati al risparmio energetico degli edifici, nella scelta dei materiali sia tradizionali che innovativi per le costruzioni, nonché saprà utilizzare i sistemi informativi territoriali più avanzati.
Il secondo curriculum, denominato "Tutela dell'Ambiente costiero", è finalizzato alla formazione di una figura professionale specializzata in Ingegneria per l'Ambiente e il territorio con particolari competenze nell'ambito della fascia costiera. Nonostante la notevolissima estensione delle coste in Italia e la rilevante esigenza di salvaguardia di tale ambito naturale, nessun corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio in Italia appare dedicato a tale tematica, mentre esistono corsi di laurea simili in altre parti di Europa e in paesi extraeuropei. L'assenza di tali corsi deriva dalla natura fortemente interdisciplinare del tema che, presso l'Università di Napoli Parthenope, può essere affrontata meglio che presso altre sedi sia per la vocazione storica verso il Mare dell'Ateneo sia per la presenza di competenze in settori limitrofi all'ingegneria civile, con particolare riferimento agli ambiti dell'Oceanografia e della Geologia marina presenti presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell'Università Parthenope. Sfruttando tale sinergia è stato possibile definire un progetto culturale innovativo e di indiscusso interesse, anche tenendo conto delle indicazioni del Comitato di indirizzo di Ingegneria Civile e Ambientale, che ha contribuito non poco alla definizione del progetto culturale.
I due curricula condividono quasi per intero il primo anno di corso e si differenziano completamente nel secondo. Nel primo anno sono infatti approfondite le capacità di sviluppare metodi di calcolo ed analisi numeriche per lo studio di problemi fisici complessi in diversi settori dell'Ingegneria civile e Ambientale; sono completate ed approfondite alcune tematiche strutturali, focalizzando l'attenzione anche sugli sviluppi legati a tecnologie emergenti ed all'introduzione di materiali innovativi; le tematiche relative alla gestione delle risorse idriche, all'analisi del comportamento delle fondazioni superficiali e su pali, l'utilizzo di sistemi informativi territoriali. Nel secondo anno, differenziato per i due curricula, sono fornite capacità tecniche di livello avanzato per la progettazione di opere complesse e per la tutela dell'ambiente marino costiero. Sono affrontate le tematiche inerenti la progettazione, la realizzazione ed il controllo di opere idrauliche, la progettazione strutturale con particolare riguardo anche alle problematiche sismiche, la progettazione di impianti di condizionamento dell'aria e di interventi mirati al risparmio energetico degli edifici, la progettazione di opere geotecniche quali fondazioni superficiali e profonde, opere di sostegno, rilevati e costruzioni in sotterraneo e gli interventi di tutela e salvaguardia dell'ambiente, con particolare riferimento all'ambito marino-costiero. In tale anno sono collocate le attività a scelta libera dello studente e viene lasciato ampio spazio alla prova finale
Competenze attese
1. Conoscere i metodi e le tecniche fondamentali per la modellazione di fenomeni molto complessi tipici delle applicazioni avanzate di ingegneria civile nel campo della geotecnica, dell'idraulica, delle strutture e dell’ingegneria per l’ambiente e il territorio, con particolare riferimento all’ambiente costiero.
2. Comprendere l'utilizzo degli strumenti della matematica, della fisica, della chimica e dell'informatica per l'analisi critica e lo studio analitico dei problemi avanzati dell’ingegneria civile e ambientale
Il principale strumento didattico è la lezione frontale accompagnata da sessioni esemplificative che descrivono le modalità applicative dei concetti teorici.
La valutazione delle conoscenze avviene tipicamente tramite esami orali e/o scritti.
1. Applicare le conoscenze acquisite in problemi ingegneristici di medio-alta complessità e corrispondenti ad applicazioni reali o realistiche.
2. Saper interpretare in chiave progettuale i metodi teorici delle principali discipline tipiche dell'ingegneria civile e ambientale
Lo strumento didattico utilizzato è l'esercitazione in aula e/o in laboratorio, completata dall’assegnazione di episodi progettuali di medio-alta complessità, ma reali e/o realistici.
La valutazione della capacità di applicare si realizza contestualmente a quella delle conoscenze attraverso esami orali e/o scritti e alla discussione degli elaborati progettuali.
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1. Conoscere e distinguere le proprietà dei materiali avanzati che hanno una diretta ricaduta nell’ambito dei processi costruttivi.
2. Conoscere la parte della termodinamica direttamente connessa ai problemi avanzati di benessere termoigrometrico delle persone.
3. Conoscere le tematiche proprie dell’Oceanografia costiera, della Geologia marina e della Tutela del paesaggio, necessarie per lo sviluppo di studi e la progettazione di interventi per la Tutela dell’Ambiente costiero.
4. Comprendere l'utilizzo degli strumenti della matematica, della fisica e della chimica per l’analisi critica e lo studio analitico dei problemi di progettazione avanzata connessi all'utilizzo dei materiali da costruzione, degli impianti termici negli edifici, della gestione integrata della fascia costiera.
Il principale strumento didattico è la lezione frontale accompagnata da sessioni esemplificative che descrivono le modalità applicative dei concetti teorici.
La valutazione delle conoscenze avviene tipicamente tramite esami orali e/o scritti.
1. Applicare le conoscenze acquisite in problemi ingegneristici avanzati, ma corrispondenti ad applicazioni reali o realistiche.
2. Saper interpretare in chiave progettuale i metodi teorici delle principali discipline ingegneristiche.
Lo strumento didattico utilizzato è l'esercitazione in aula e/o in laboratorio.
La valutazione della capacità di applicare si realizza contestualmente a quella delle conoscenze attraverso esami orali e/o scritti.
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Sebbene sia lasciata ampia autonomia agli studenti nella definizione delle attività a scelta libera, il corso di studio propone comunque una serie di insegnamenti selezionabili dagli studenti.
In questo caso, i risultati di apprendimento attesi sono
1. Conoscere i principali aspetti teorici e metodologici relativi alla tutela, alla conservazione del paesaggio costiero;
2. Conoscere le tecniche di modellazione numerica dei principali fenomeni di interesse dell'ingegneria civile e ambientale
3. Conoscere gli aspetti più avanzati dell'ingegneria antisismica in ambito geotecnico.
4. Conoscere gli aspetti più avanzati di analisi delle strutture che fanno uso di modelli nonlineari e di strumenti di calcolo automatico per elementi finiti.
La valutazione delle conoscenze avviene tipicamente tramite esami orali e/o scritti.
1. Comprendere, per scopi progettuali con finalità conservative, l'utilizzo degli strumenti di analisi e le tecniche d'intervento sull’ambiente costiero.
2. Saper realizzare, sotto un profilo sia concettuale che computazionale, modelli numerici avanzati;
3. Saper risolvere problemi complessi di interazione terreno-struttura in zone sismiche.
La valutazione della capacità di applicare si realizza contestualmente a quella delle conoscenze attraverso esami orali e/o scritti.
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Sbocchi occupazionali
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile e per la Tutela dell’Ambiente Costiero presso l’Università degli studi di Napoli Parthenope è strutturato in modo che il laureato possieda sia le competenze sia una certa consuetudine applicativa per affrontare da subito i problemi di ordinaria complessità associati alla progettazione geotecnica, strutturale, idraulica e impiantistica di opere e infrastrutture civili, nonché di interventi di tutela e salvaguardia ambientale, con particolare riferimento alla fascia costiera.
Il laureato sarà in grado di operare con competenza e consapevolezza nell'ambito dei contesti lavorativi aventi ad oggetto la pianificazione, la progettazione e la realizzazione di opere e infrastrutture civili e di tutela ambientale, potendo assumere, sin dalle prime fasi della sua attività professionale, le responsabilità di progettazione di opere di ordinaria complessità e di pianificazione e gestione degli interventi a salvaguardia dell’ambiente costiero.
- Ingegnere Civile
- Ingegnere per l'Ambiente e il Territorio
- Progettista di opere civili
- Progettista di Interventi di salvaguardia ambientale, con particolare riferimento all'ambiente costiero
- Progettista di interventi di difesa delle coste
I principali sbocchi occupazionali previsti dal corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile e per la Tutela dell’Ambiente Costiero presso l’Università degli studi di Napoli Parthenope sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche.
I laureati magistrali potranno trovare occupazione presso imprese di costruzione e manutenzione di opere civili e ambientali, impianti e infrastrutture civili; studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture; uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali; aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi; società di servizi per lo studio di fattibilità dell'impatto urbano e territoriale delle infrastrutture
- Ingegneri edili e ambientali - 2.2.1.6.1
- Ingegneri idraulici - 2.2.1.6.2
- Cartografi e fotogrammetristi - 2.2.2.2.0
Requisiti di ammissione
Le conoscenze richieste per l'accesso sono, oltre a quelle relative alle materie di base (chimica, fisica, matematica, informatica), quelle caratterizzanti l'ingegneria Civile con particolare riferimento alla meccanica dei solidi e dei fluidi, all'ingegneria strutturale, geotecnica ed idraulica nonché al disegno. Sono, inoltre, richieste conoscenze di base di ingegneria dei materiali e di fisica tecnica. Inoltre è richiesto il possesso di competenze linguistiche che prevedono la capacità di essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari è requisito di accesso al corso. Tali competenze corrispondono ad un livello di conoscenza B2.
Più in particolare, l'immatricolazione al corso di laurea magistrale è riservata agli studenti in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale nella classe L-7 Ingegneria Civile e Ambientale, ovvero di altro titolo di studio anche conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dal Consiglio di Corsi di Studio.
L'immatricolazione è in ogni caso subordinata sia alla verifica del possesso di requisiti curriculari che alla verifica dell'adeguatezza della personale preparazione dello studente.
Il possesso dei requisiti curriculari si ritiene automaticamente verificato con il possesso della Laurea L-7 in Ingegneria Civile ed Ambientale.
Lo studente che non rientra nei requisiti indicati, deve avere acquisito (o nella laurea triennale o attraverso verifiche di profitto di singoli insegnamenti) prima dell'immatricolazione alla laurea magistrale il numero minimo di CFU per i settori-scientifico disciplinari riportati di seguito:
- almeno 36 CFU nei SSD MAT/02; MAT/03; MAT/05; MAT/06; MAT/07; MAT/08; MAT/09; CHIM/07; ING-INF/05; FIS/01; SECS-S/02;
- almeno 45 CFU nei SSD ICAR/01; ICAR/02; ICAR/06; ICAR/07; ICAR/08, ICAR/09; ICAR10, ICAR/17.
La valutazione per l'ammissione è affidata ad una commissione composta da 3 afferenti il consiglio di coordinamento didattico, proposta per ogni anno solare dal competente CCdS e nominata dal Consiglio di Dipartimento.
L'esame di ammissione è in ogni caso previsto per studenti che abbiano conseguito il titolo di primo livello avendo acquisito meno di 120 CFU mediante verifiche di profitto con voto e agli studenti stranieri, a meno di specifiche convenzioni La Commissione preposta potrà in questo caso anche basarsi solo su una valutazione dei titoli presentati dallo studente.
Modalità di ammissione
L'immatricolazione al corso di laurea magistrale è riservata agli studenti in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale nella classe L-7 Ingegneria Civile e Ambientale, ovvero di altro titolo di studio, anche conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dal Consiglio di Corsi di Studio.
L'immatricolazione è in ogni caso subordinata sia alla verifica del possesso di requisiti curriculari che alla verifica dell'adeguatezza della personale preparazione dello studente. Inoltre è richiesto il possesso di competenze linguistiche che prevedono la capacità di essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari è requisito di accesso al corso. Tali competenze corrispondono ad un livello di conoscenza B2.
Il possesso dei requisiti curriculari si ritiene automaticamente verificato con il possesso della Laurea nella classe L-7 Ingegneria Civile ed Ambientale.
Lo studente che non rientra nei requisiti indicati, deve avere acquisito (o nella laurea triennale o attraverso verifiche di profitto di singoli insegnamenti) prima dell'immatricolazione alla laurea magistrale il numero minimo di CFU per i settori-scientifico disciplinari riportati di seguito:
- almeno 36 CFU nei SSD MAT/02; MAT/03; MAT/05; MAT/06; MAT/07; MAT/08; MAT/09; CHIM/07; ING-INF/05; FIS/01; SECS-S/02;
- almeno 45 CFU nei SSD ICAR/01; ICAR/02; ICAR/06; ICAR/07; ICAR/08, ICAR/09; ICAR10; ICAR/17.
L 'adeguatezza della personale preparazione si ritiene automaticamente verificata nel caso di titolo di primo livello conseguito in un numero di anni pari al numero di anni previsti dalla sua tipologia di impegno (tempo pieno, non a tempo pieno).
L 'adeguatezza della personale preparazione si ritiene automaticamente verificata nel caso di titolo di primo livello conseguito con un voto di laurea non inferiore a 105. L 'adeguatezza della personale preparazione si ritiene automaticamente verificata nel caso di titolo di primo livello conseguito con un voto di laurea superiore o uguale a 92 in un numero di anni non superiore al doppio del numero di anni previsti dalla sua tipologia di impegno (tempo pieno, non a tempo pieno).
L'adeguatezza della personale preparazione si ritiene non verificata nel caso di titolo di primo livello conseguito con un voto di laurea inferiore a 92 in un numero di anni maggiore del numero di anni previsti dalla sua tipologia di impegno (tempo pieno, non a tempo pieno). In questo caso è prescritto il superamento di un esame di ammissione.
In tal caso lo studente viene immatricolato al corso di laurea magistrale a valle della delibera del Consiglio del Corso di Studi.
La valutazione per l'ammissione è affidata ad una commissione composta da 3 afferenti il consiglio di coordinamento didattico, proposta per ogni anno solare dal competente CCdS e nominata dal Consiglio di Dipartimento.
L'esame di ammissione è in ogni caso previsto anche per studenti che abbiano conseguito il titolo di primo livello avendo acquisito meno di 120 CFU mediante verifiche di profitto con voto e agli studenti stranieri, a meno di specifiche convenzioni La Commissione preposta potrà in questo caso anche basarsi solo su una valutazione dei titoli presentati dallo studente.
A valle del superamento dell'esame di ammissione con esito positivo, lo studente può immatricolarsi al corso di laurea magistrale.
Per ulteriori dettagli si rimanda al Regolamento didattico di dipartimento.
Prova finale
La prova finale consiste nella discussione di fronte a una commissione composta da almeno sette docenti di un elaborato scritto (tesi) che verte sui contenuti propri di almeno una delle attività formative incluse nell'ordinamento didattico.
La tesi è elaborata dallo studente in modo originale sotto la guida di un relatore e può riguardare una o più delle seguenti attività:
- progettazione di opere civili e di interventi di salvaguardia ambientale;
- sperimentazione e/o ricerca originale e/o simulazione numerica su di uno specifico argomento.
La presentazione dell'elaborato è intesa a consentire al laureando di mostrare le competenze acquisite e la capacità di comunicarle.
Tipicamente, l'assegnazione del relatore viene effettuata dal Consiglio di Corso di Studio su richiesta del laureando, che può indicare la disciplina nella quale intende svolgere la prova finale.
I criteri di valutazione della prova finale tengono conto della complessità dell'elaborato, della padronanza mostrata nella disciplina trattata e della capacità di esposizione: tali criteri sono descritti in un apposito regolamento pubblicato sul sito del dipartimento.